domenica 20 novembre 2016

#18 La curva dell'umore in 3 (+12) mesi

La propria Stimmungskurve (curva dell'umore) non inizia quando si arriva nel paese di destinazione; bensì molto prima.

IL PUNTO DI SVOLTA
La prima parte avviene quando ti iscrivi al programma e passi il test di lingua e psicologico: euforia.
Non si vede l'ora di partire, ci si prospetta un anno bellissimo, pieno di momenti felici e vacanze, madrelingua quasi fin da subito, tutti carini e ospitali.

LA FAMIGLIA OSPITANTE
Il culmine dell'euforia arriva con l'annuncio della tanto attesa, immaginata e desiderata famiglia. E' un emozione fortissima: dapprima si rimane attoniti, poi la gioia esplode e tutta l'adrenalina che hai trattenuto fino a quel punto dilaga, dandoti una carica pazzesca. Inizi allora a fantasticare su te e quella famiglia, in quel posto. Quel giorno non si cancellerà mai più dalla memoria.

LE ULTIME 2 SETTIMANE ITALIANE
I giorni sembrano non finire più, fino a quando non arriva l'estate e si inizia a fare il countdown.
Quando rimangono meno di 2 settimane, ecco che la curva piomba giù in basso. Si inizierà a riflettere su cosa si sta lasciando; casa, famiglia, amici, eventuali sorelle o fratelli; e soprrattutto si inizierà a pensare:
 "ma che idiozia ho fatto? Perché andare via un anno?"
La classica "ansia pre-partenza" si farà sentire, e butterà un po' giù il morale.

IL "D-DAY" (DOVE "D" STA PER "DEPARTURE")
Il grande giorno, si sarà sia emozionati che tristi, ma non ci si renderà ancora conto a cosa si sta andando in contro. Con le valigie stra-piene, il biglietto dell'aereo e un eventuale lettera di saluti in mano ci si dirige verso il proprio aereo, dopo aver abbracciato mamma e papà per l'ultima volta.
Ognuno poi realizza la portata di questa avventura coi sui tempi. Nel mio caso è stato in aereo, quando ha preso il volo.

QUANDO SI INCONTRA LA FAMIGLIA OSPITANTE
Anche quella è un'emozione forte: ci si abbraccia, non si sa bene cosa dire, si è emozionati. Tutto è nuovo e non si fa che guardarsi intorno e sorridere involontariamente.

PRIME 2 SETTIMANE:
Le prime 2 settimane sono bellissime; tutto è nuovo e da scoprire; tutti sono carini e in generale si è freschi come rose, dopo ben 3 mesi di vacanze. Tutto appare perfetto e non si pensa minimamente a casa. La curva dell'umore è al massimo

PRIMO MESE
Dopo il divertimento iniziale, la prima settimana di scuola e la frenesia dell'estate, inizia l'autunno di punto e in bianco. Le giornate si accorciano e si inizia ad entrare nella routine quotidiana. Il tutto stanca un po', inoltre molte volte, un po' a causa della lingua e un po' per cause terze, si rimane a pensare all'Italia o in generale a casa. Vengono proprio delle "fitte" di nostalgia, che vanno e vengono e hanno i loro "picchi" nei fine settimana, o in generale quando non si ha nulla da fare. E' molto dura in quei momenti, e l'unica cosa che posso consigliare è non chiudersi nella propria camera, ma piuttosto uscire e fare una passeggiata. La nostra curva dell'umore è di nuovo bassa bassa.

FINTO ADATTAMENTO (+ 1 MESE E MEZZO)
Dopo un mesetto la nostalgia sembra svanire. Si è stra-contenti, e si pensa di avercela fatta, di aver superato il periodo difficile e che da ora in poi andrà tutto bene. Un leggero avanzamento nella lingua (che però in quel momento sembra enorme) aumenterà la felicità, e si avrà nuova energia.


QUANDO SI ODIA TUTTO
Era tutto bello, troppo bello; infatti era destinato a non durare. Quando cominciano le vacanze comincia il periodo duro. In Germania si hanno 2 settimane di vacanze a metà ottobre, dove in teoria ci si dovrebbe svagare, ma che per l'exchange student significano "troppo tempo libero". Si sprofonda infatti di nuovo nella nostalgia, che si trasforma in odio e rabbia. Tutti gli odori e i comportamenti della famiglia diventano insopportabili. (e credo che anche dall'altra parte valga la stessa cosa)Si è molto più facilmente irritabili e si è anche molto frustrati dalla lingua, che non da i risultati desiderati.  La cultura diversa inizia a starci seriamente sul cavolo, vediamo solo le cose negative di quel posto e veniamo colpiti da un nazionalismo estremo. Le "fitte" diventano continue e la curva dell'umore va ai minimi storici. Non si desidera altro a volte che lasciare tutto e tornare a casa ( nel mio caso 1 volta).

MIGLIORAMENTO POST-TRAUMA
Dopo lo spiacevole momento di odio totale per fortuna ricomincia la scuola; e le giornate si riempiono di nuovo. Inoltre dopo 2 mesi e mezzo si è acquisita un po' di dimestichezza in generale.
Si conosce meglio la famiglia, i suoi punti deboli e di forza; il cibo, che diventa piano piano sempre più normale; la scuola, dove si iniziano a stringere le vere e proprie amicizie; i mezzi di trasporto, che impariamo a sfruttare al meglio. Anche con la lingua va molto meglio, e meno "energia" va spesa nel capire qualcuno o nel dire qualcosa. Inoltre la famiglia inizia a trattarti proprio come un vero membro di essa, e ci si può rilassare di più. Ci si abitua agli odori e al cambiamento in generale, e le tue idee in generale iniziano a cambiare. Inizi ufficialmente a cambiare.


Di più per ora non posso aggiungere, ma lo farò volentieri in seguito. Come letto e capito l'exchange student non è un mestiere facile. Bisogna sempre sorridere, essere disponibili e aperti con tutti e accettare di fare cose diverse da cosa si è abituati a fare. E' un esperienza faticosa ma enormemente remunerativa, che ti arricchisce dal punto di vista linguistico e generale. Bisogna solo avere forza di volontà, pazienza e curiosità. Con queste tre doti si va alla grande



Al prossimo post!



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